Telese
Terme è un comune della provincia di Benevento.
Dista dal capoluogo circa 30 km. La cittadina è
situata al centro della valle Telesina, sulla destra
del fiume Calore. Fa parte della Regione Agraria n.4
- Colline del Calore Irpino inferiore. Sorge ai piedi
del Monte Pugliano, dove sorgenti di acqua sulfurea
danno origine alle terme ed erodono le rocce carbonatiche
dando luogo a doline. A 1 km a sud-est, tra Telese
Terme e Solopaca si trova il grazioso, piccolo lago
di Telese (che tuttavia è il più grande
della provincia), di interesse turistico (pesca sportiva).
Telese Terme è centro agricolo, con produzione
di vini (la valle Telesina è conosciuta come
"cantina del Sannio") e olio, ma si è
sviluppata soprattutto in senso turistico per la presenza
delle Terme.
ETIMOLOGIA
La prima parte del nome si riferisce all'antica città
sannitica Telesia. La specifica fu inserita successivamente
e si riferisce alla locale stazione termale.
TERME
Fenomeni di vulcanismo secondario iniziati dopo il
terremoto del 1349 causarono, in pratica, la scomparsa
di Telesia per diversi secoli. Solo ai primi del XIX
secolo gli studi compiuti sulle acque sgorganti dalle
falde del Monte Pugliano, ricche di sodio e zolfo,
giunsero alla conclusione che esse non erano dannose,
anzi potevano avere proprietà curative, tanto
che nacque il progetto di bonificare la valle Telesina
e costruire uno stabilimento termale. Nel 1876 l'Impresa
Minieri avviò la costruzione delle Terme, aperte
nel 1883, seguite dal "Grand Hotel Minieri"
sulle pendici del Monte Pugliano. Le Terme di Telese
assunsero rilevanza nazionale o addirittura internazionale
e avviarono lo sviluppo della zona in senso turistico.
Dopo la nascita del comune di Telese, sorsero contese
con San Salvatore Telesino concluse con la costituzione
di un "Consorzio" nel 1957. Il primo stabilimento
dei "Goccioloni" fu seguito da un complesso
più vasto, attrezzato oggi, per aerosolterapie,
cure idropiniche e altri tipi di terapie. Nelle Terme
vi si trovano oltre al Padiglione delle Cure, al Bar,
al Parco Giochi anche due piscine: La Pera ed i già
citati Goccioloni. Le Terme di Telese sono meta di
migliaia di turisti nella stagione estiva.
DA
VEDERE
Tra i resti della Telesia medievale è da menzionare
la massiccia Torre Campanaria, a base rettangolare,
ben conservata, in località Vescovado; essa
è quanto rimane della cattedrale della SS.
Croce, edificata in epoca normanna (X secolo) e ricostruita
successivamente assumendo il nome di S. Maria della
Trinità. La torre è costruita con materiali
provenienti dalla Telesia romana, ed è decorata
con motivi in laterizio e opus reticulatum.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Agli inizi del XX secolo scavi effettuati nella valle
Telesina hanno portato alla luce diversi reperti preistorici.
In particolare nel 1911 sul Monte Pugliano furono
rinvenuti i resti di una capanna del periodo neolitico,
di forma rettangolare, costruita con pali di legno
e grossi blocchi di pietra, con un focolare ed un
recinto per le pecore. Venne rinvenuto anche un "pugnale
eneolitico" a forma di triangolo isoscele, ricavato
da una selce bionda, diafana, macchiettata di bianco,
che Luigi Pigorini vede come "tutto ciò
che di più perfetto e di più mirabile
abbia mai prodotto alcuna regione italiana".
Il pugnale oggi è custodito nel Museo Antropologico
dell'Università di Napoli. A metà strada
fra le attuali Telese Terme e San Salvatore Telesino
i Sanniti Caudini fondarono la città di Tulosiom,
che divenne poi colonia romana col nome di Telesia.
Essa conobbe ricchezza e discreta importanza, testimoniata
dalla presenza di un teatro, un circo, un foro, delle
terme. Alla caduta dell'Impero romano la città
venne presa dai Goti e poi dai Longobardi, che nell'VIII
secolo la fecero sede di gastaldato nel Principato
di Benevento. Devastata dai Saraceni nell'847 e nell'863
e da due terremoti nello stesso periodo, risorse subito
dopo. Nel XI secolo fu contea normanna tenuta dai
Sanframondi, distrutta in seguito alle lotte fra Re
Ruggero di Sicilia e i conti normanni. Ricostruita
ancora, passò a Bartolomeo Siginolfo, Pietro
Gaetano Della Ratta dei Conti di Caserta e, dal 1334,
a Francesco Monsorio. Fu nuovamente distrutta da un
altro terremoto nel 1349, in seguito al quale iniziarono
le esalazioni di acqua sulfurea da Monte Pugliano.
Le mofete che sorsero costrinsero gli abitanti ad
allontanarsi nelle zone circostanti Telesia. Una certa
rinascita della zona, a questo punto, si ebbe solo
dopo il 1806: abolito il sistema feudale, si rinvigorirono
i commerci. Nei decenni successivi l'abitato di Telese
crebbe con la costruzione degli stabilimenti termali,
e nel 1934 venne scorporato da Solopaca per diventare
comune autonomo. Nel 1991 ha assunto il nome attuale
di Telese Terme.