Chiavari
Liguria

Chiàvari è un comune italiano di 27.797 abitanti della provincia di Genova in Liguria. Centro commerciale del Tigullio, è il secondo comune più popoloso del comprensorio e la terza città - per numero di abitanti - della provincia dopo Rapallo. Nella classifica regionale delle città più popolose si colloca al settimo posto, preceduto dai quattro capoluoghi di provincia, da Sanremo e da Rapallo. Già capoluogo del napoleonico Dipartimento degli Appennini e dell'omonima provincia (1817-1859) durante l'annessione al Regno di Sardegna nel 1815, è ancora oggi un importante centro e punto di riferimento per le valli dell'entroterra chiavarese. Sede dell'attività giudiziaria nel levante della provincia genovese è, dal 1892, altre sì sede della locale diocesi. La città si affaccia sul mar Ligure della riviera di levante posizionandosi geograficamente al centro del Golfo del Tigullio. Dista 37 chilometri da Genova. Il nucleo urbano è situato alla destra del fiume Entella che qui sfocia al termine della piana alluvionale, dividendo ad est la città dall'attigua Lavagna. La città è inoltre attraversata dal torrente Rupinaro. Alla città è stata conferita nel 2007 la Bandiera Blu per la qualità dei servizi del porto turistico ("Marina di Chiavari") e delle sue spiagge, quest'ultimo riconoscimento non premiato nel 2006. Viene solitamente definito "entroterra chiavarese" quella parte geografica retrostante la costa della cittadina ligure. Tale area è compresa tra la media e bassa val Fontanabuona, la valle Sturla e la val Graveglia e fu storicamente legata al Capitaneato di Chiavari, istituito nel XIII secolo dalla Repubblica di Genova nel levante ligure. Le valli, infatti, furono comprese nei territori geografici del capitaneato chiavarese fino al XVIII secolo e costituirono un'importante risorsa economica per Chiavari diventandone uno dei maggiori comuni del Tigullio dell'epoca. L'area, partendo dalla parte meridionale della piana del torrente Entella e dirigendosi verso nord, presenta la tipica vegetazione e zone agricole della Liguria; quasi in rapida successione si presentano colture di tipo mediterraneo con piante e pratiche agrarie di tipo continentale-montano. Sono inoltre presenti vaste coltivazioni di ulivi, specie nella zona di Leivi, castagno e nocciolo e, addentrandosi nella valle fontanina, è ancora in uso l'allevamento del bestiame.

DA VEDERE

Chiesa di San Giacomo
Sita nella piazza omonima nel quartiere di Rupinaro la chiesa parrocchiale di San Giacomo di Rupinaro - denominata anticamente con il nome di San Jacobi de Arena - fu eretta all'esterno delle antiche cinte murarie della Cittadella medievale; secondo alcune fonti fu edificata dai monaci Benedettini tra l'VIII e il IX secolo.

Chiesa di San Giovanni Battista
Sita nel nel cuore del centro storico, nell'omonima piazza, la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista fu fondata nel 1181 per volere di Bardo Fieschi arciprete di Lavagna. Restaurata nel 1462, all'epoca ancora sede delle funzioni civili, e completamente ricostruita tra il 1624 e il 1631 su disegno di Andrea Vannone e Bartolomeo Rossi.

Chiesa di San Giuseppe
Situata nel quartiere di Ri Basso l'attuale chiesa, dedicata a san Giuseppe, fu costruita e aperta al culto religioso nei primi anni degli anni sessanta del XX secolo. Già facente parte della comunità parrocchiale di Ri fu nel 1914 smembrata e resa autonoma dal vescovo di Chiavari monsignor Giovanni Gamberoni che la elesse nella stessa occasione al titolo di Prevostura. La consacrazione fu perpetuata da monsignor Daniele Ferrari il 4 giugno del 1989. Il titolare della parrocchia, S.Giuseppe, è festeggiato la prima domenica di maggio.

Chiesa di San Giuseppe Calasanzio
Situata nel centro città, in via Rivarola, è sede dei Padri Scolopi. Vi viene celebrata la S.Messa tridentina in latino , secondo il motu proprio Summorum Pontificum, ogni domenica e festa di precetto alle ore 17.

Chiesa di San Michele Arcangelo
La sua comunità parrocchiale, già presente nel XIII secolo con l'intitolazione all'arcangelo Michele, è presente nel quartiere di Ri Alto e fu nei secoli assoggettata alla pieve di Lavagna. In seguito soppressa e accorpata alla parrocchia della chiesa di San Giovanni Battista nel XVI secolo, fu nuovamente ricostituita con decreto del cardinale dell'arcidiocesi di Genova Stefano Durazzo datato 8 luglio 1658. Eletta a Prevostura dal 7 agosto 1899 venne unita alla parrocchia di San Giuseppe di Piani di Ri e quindi nuovamente separata nel 1914.

Palazzo Rocca
Situato nell'adiacente piazza, intitolata a Giacomo Matteotti, l'edificio è circondato interamente dal pregiato parco pubblico Rocca. Il palazzo fu edificato nel 1629 - 1630 per volere dei marchesi locali Costaguta su progetto di Bartolomeo Bianco. Venne ingrandito nel XVIII secolo dai successivi proprietari della famiglia Grimaldi. Dal 1912 è di proprietà del Comune di Chiavari il quale, recentemente, ha sottoposto l'intera area del parco ad un accurato restauro della flora e degli elementi architettonici. Nelle antiche scuderie è ubicato il Museo archeologico per la Preistoria e la Protostoria del Tigullio e la Galleria Civica.

Castello
Il maniero è ubicato presso un colle raggiungibile da una salita a gradoni che rasenta l'antico tratto settentrionale delle mure cittadine. Venne fatto costruire nel XII secolo dalla Repubblica di Genova per contrastare i Fieschi della vicina Lavagna. Fu in buona parte smantellato nel XVI secolo; allo stato attuale rimane la torre.

NECROPOLI
La necropoli di Chiavari fu scoperta sul finire degli anni cinquanta nel corso di alcuni scavi edili. A seguito del ritrovamento furono subito iniziati i necessari lavori per le rilevazioni archeologiche che, dopo un periodo di studio che va dal 1959 al 1969, gli storici datarono al VII secolo a.C. la necropoli pre-romana. Negli anni settanta i resti e i ritrovamenti furono spostati in una sede più idonea, visto che l'area interessata è molto vicina al centro abitato, e la collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e il Comune di Chiavari fece sì che il 19 aprile del 1985 s'inaugurò il nuovo Museo Archeologico per la Preistoria e Protostoria del Tigullio. Sede attuale del museo è il celebre palazzo Rocca del XVIII secolo.

ORIGINI
Nel 1959, nel corso di alcuni scavi edili per la realizzazione di nuovi edifici, sono stati rinvenuti nella zona dell'attuale "viale Enrico Millo" alcuni insediamenti umani e i resti di un'antica necropoli. Al termine dei necessari studi per l'approfondimento dell'area, durati dieci anni, si è potuto datare tra l'VIII e il VII secolo a.C. i resti di tale necropoli e dell'insediamento preromano. Tale ipotesi di una probabile fondazione in quell'epoca potrebbe essere confermata anche grazie al ritrovamento di reperti murari risalenti al I secolo a.C. Oggi alcuni oggetti sono conservati presso il museo archeologico cittadino, dedicato alla preistoria e protostoria dell'area geografica del Tigullio, tra i quali tombe racchiuse in lastroni d'ardesia dove vennero rinvenuti monili e oggetti in ferro, oro e bronzo.

CENNI STORICI
Al tempo dell'Impero romano fu considerata un'importante centro costiero del territorio tigullino e alcuni documenti dell'epoca la citano con il toponimo Tigullia, altri come Segesta Tigullorum; quest'ultima nomenclatura è stata dagli storici scartata poiché tale nome diede più probabilmente origine all'odierna cittadina di Sestri Levante. In altri testi, sempre del X secolo, viene invece citata come semplice contrada della pieve di Lavagna. La primitiva, ma efficace espansione dell'originaria Cittadella o Borgo di Chiavari avvenne nel XII secolo ad opera della Repubblica di Genova, alla quale Chiavari si sottomise promettendo una ferrea alleanza con Genova. La Repubblica e i suoi consoli genovesi edificarono una nuova urbanizzazione della città tra il 1147 e il 1178 proteggendo il borgo con mura difensive (erette nel 1167) che, in alcuni tratti del centro storico, ancora oggi sono ben visibili e in buono stato di conservazione. Per porre maggiore difesa della nuova cittadella fu eretto sopra un colle, soprastante ad un primo allineamento abitativo denominato Borgolungo, un castello come avamposto contro la famiglia Malaspina, già signori della Lunigiana. Questi ultimi tentarono un assedio nel 1172, ma vennero respinti dai genovesi. Via Martiri della Liberazione, l'antico "caruggio chiavarese".Nel 1243 si costituì ufficialmente in Comune libero sotto il potere della repubblica genovese e in tale secolo Chiavari fu scelta come sede del vicariato della Riviera orientale. Cent'anni dopo il primo assedio dei Malaspina, la città fu nuovamente assediata dai Conti della vicina Lavagna i Fieschi che, costituendo un'alleanza con gli stessi Malaspina, riuscirono a sottrarre il comune dalla dominazione di Genova. Chiavari fu quindi feudo fliscano fino al 1332, anno in cui la Repubblica di Genova riuscì nell'opera di riconquista feudale ed elesse il comune come sede del futuro capitaneato che inglobò quasi interamente il territorio del Tigullio e della val Fontanabuona. In questi secoli la cittadina partecipa attivamente al commercio marittimo genovese e nuove attività artigianali vengono trasferite, a partire dal 1368, dall'antica "via Ravascheri" - considerata all'epoca la "via patrizia" - nell'odierno "Carrugio Drito" (oggi "via Martiri della Liberazione") dei borghesi. Si modificò pertanto nuovamente la conformazione urbana chiavarese, ponendo nel centro della cittadella due strade principali commerciali e diversi "caruggi" laterali; le strade verso il mare furono invece destinate alle famiglie meno abbienti della città. Nel 1393 i Fieschi riuscirono a sottrarre nuovamente la cittadina al controllo di Genova, per un breve periodo poiché ritornò poco dopo comune sotto il dominio genovese. La repubblica nuovamente arricchì di molto la struttura edilizia erigendo nuovi palazzi signorili e portici lungo le vie principali e laterali; inoltre su espressiva richiesta genovese tutte le attività civiche furono concentrate all'interno della Cittadella quali ad esempio il settore della giustizia, ancora oggi il palazzo del tribunale si trova nella medesima posizione. L'impianto architettonico si mantenne inalterato fino al tardo Cinquecento, da tale epoca nuovi palazzi signorili furono edificati all'interno delle mura nel contemporaneo stile rinascimentale. La scelta del nuovo stile architettonico si manifestò soprattutto nelle vie principali "Ravaschieri" e "Stefano Rivarola" dove furono eretti o rivisti palazzi molto simili ad altri edifici presenti a Genova. A partire dal 1648 o forse dal 1646 ebbe il titolo di Città dalla Repubblica di Genova. Nel 1656 - 1657 fu colpita da una violenta pestilenza che causò oltre alle numerose vittime il collasso sociale ed economico. La città si riprese fortemente a partire dal XVIII secolo quando si decise di abbattere a ponente le mura, erette dai genovesi, e di costruire nuovi insediamenti abitativi e nuove strade, conservandone lo stile architettonico e il binomio strada - portico. Così come altri comuni e borghi della Liguria subì l'invasione dell'esercito austriaco nel 1747 e la successiva campagna napoleonica in Italia nel 1797. Napoleone Bonaparte riuscirà a sottomettere la repubblica genovese annettendo i territori liguri all'interno del Primo Impero francese grazie al Trattato di Campoformio. Da tale data fu ufficialmente istituita la democratica Repubblica Ligure e l'intero territorio ligure fu diviso in nuovi dipartimenti e arrondissement alla francese. Il Tigullio, lo Spezzino, la parte meridionale del Parmense e alcuni comuni che oggi fanno parte della provincia di Massa-Carrara rientrarono nei confini amministrativi del Dipartimento degli Appennini che assunse Chiavari come capoluogo. Il dipartimento sarà attivo fino al 1814, anno della caduta di Napoleone I. Nel 1815 fu convocato il Congresso di Vienna per ridisegnare i confini geografici - politici degli stati italiani ed europei e tale congresso stabilì lo scioglimento della repubblica ligure e la successiva annessione al Regno di Sardegna. Chiavari, già sede dell'ex dipartimento napoleonico, fu eletta al titolo di capoluogo di provincia dal 1817 al 1859. L'anno successivo il titolo fu soppresso a seguito dell'istituzione della neo provincia di Genova che rientrò, dal 1860, nei confini del costituito Regno d'Italia. Il 3 dicembre 1892, papa Leone XIII istituì la nuova Diocesi di Chiavari, la più recente rispetto alle altre diocesi liguri già presenti.

Nel territorio comunale sono presenti tre santuari mariani edificati nel corso dei secoli per volere della popolazione chiavarese a seguito di avvenimenti giudicati dai credenti miracolosi o apparizioni della Vergine Maria. Il più importante è dedicato a Nostra Signora dell'Orto, patrona della città e compatrona assieme a Nostra Signora di Montallegro di Rapallo della diocesi di Chiavari. La sua edificazione avvenne nel 1613 dopo l'apparizione mariana il 2 luglio del 1610 al concittadino Sebastiano Descalzo. La struttura è caratterizzata da un'imponente pronao in marmo del XX secolo.

Di origine più antica è il santuario di Nostra Signora dell'Ulivo presso la località di Bacezza lungo la strada provinciale 1 Aurelia. La tradizione locale afferma che in quel luogo apparve "miracolosamente" nel 936 ad un tessitore di Rovereto un quadretto della Vergine Maria con il Bambino Gesù su un albero di ulivo. La struttura odierna è risalente al 1660 quando, per un voto dei chiavaresi alla Vergine per la liberazione dalla peste, edificarono ex novo il tempio.

Il santuario di Nostra Signora delle Grazie è ubicato presso la località Le Grazie lungo la provinciale Aurelia. Già presente nel Medioevo fu nuovamente riedificato nel XV secolo e conserva all'interno notevoli cicli di affreschi lungo le pareti tra cui il Giudizio universale del pittore Luca Cambiaso.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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