|
 |
|
Urbino
è un comune nella regione Marche, capoluogo
(insieme a Pesaro) della Provincia di Pesaro e Urbino.
Dal 1998 il suo centro storico è patrimonio
dell'umanità UNESCO. Sede di una delle più
antiche ed importanti università d'Europa (fondata
nel 1506), l'Università degli studi di Urbino
"Carlo Bo". Ad Urbino vi è la prestigiosa
Accademia di Belle Arti, fondata nel 1967. Nata nel
1861 per volere del regio commissario straordinario
per le Marche Lorenzo Valerio, si è subito
affermata nell'Incisione (Calcografia, Litografia
e Xilografia) e nell'Illustrazione del Libro, formando
artisti di grande fama nel campo delle Arti Grafiche,
come Francesco Carnevali e Leonardo Castellani; dopo
di loro: Carlo Ceci, Renato Bruscaglia, Pietro Sanchini
e tanti altri. Ora è un Istituto d'Arte di
istruzione superiore ed è composto da cinque
sezioni: Incisione(suddivisa in: Calcografia, Litografia
e Xilografia), Disegno Animato e Cinema d'Animazione
(nata nel 1951), Grafica Pubblicitaria e Fotografia
(nata agli inizi degli anni sessanta), Grafica Editoriale
e Restauro del Libro e infine Fotografia Artistica.
DA
VEDERE
Molto conosciuto e visitato è il Palazzo Ducale,
uno dei più interessanti esempi architettonici
ed artistici dell'intero Rinascimento italiano. Il
palazzo è sede della Galleria nazionale delle
Marche, ed è caratteristico per i torricini
che ne delimitano la parte posteriore.
La Casa di Raffaello si trova nell'omonima via, al
civico 57. Qui si può ammirare un suo affresco
giovanile, oltre che gli ambienti e gli arredi della
casa dove visse il celebre pittore.
Il Duomo, di stile neoclassico (architetto Giuseppe
Valadier), contiene alcune tele di Federico Barocci.
Di particolare interesse sono il monastero di Santa
Chiara, che ha visto l'intervento del celebre architetto
senese Francesco di Giorgio Martini.
Il Monumento a Raffaello dello scultore Luigi Belli,
ed il Museo archeologico lapidario.
L'Oratorio di San Giovanni magnificamente affrescato
dai fratelli Salimbeni.
L'Oratorio di San Giuseppe dove si trova il bellissimo
presepe del Brandani.
Le facoltà di Scienze della Formazione (Magistero)
e soprattutto di Economia (palazzo Battiferri) sono
esempi di interventi architettonici moderni equilibrati
in un tessuto urbano antico, senza creare anacronismi
o falsi storici, mentre i Collegi Universitari, situati
sul colle dei Cappuccini, sono a livello mondiale
considerati capolavori dell'architettura degli anni
settanta, per la densità di significati che
contengono (architetto Giancarlo De Carlo).
Ad Urbino vi è anche il collegio dove Giovanni
Pascoli ha studiato fino all'età di 12 anni;
il Collegio intitolato a Raffaello era retto da Padri
Scolopi e aveva la sua sede in Piazza della Repubblica
nel palazzo dove ora sono dislocati alcuni uffici
della Prefettura.
Il Mausoleo dei Duchi, poco fuori della cinta muraria
cittadina, realizzato da Donato Bramante nella seconda
metà del XV secolo per volere del duca Federico
II, ospita le tombe di Federico II e Guidobaldo I
Montefeltro duchi d'Urbino. In origine vi era conservata,
sull'altare maggiore, la celebre pala d'altare di
Piero della Francesca, raffigurante la Madonna, Federico
II e alcuni santi, ora alla Pinacoteca di Brera a
Milano.
La Chiesa di San Francesco, risalente al XIII secolo
ma sistemata nella forma attuale nel 1742 dall'architetto
Luigi Vanvitelli, mantenendo della presistente chiesa
gotica: il campanile con la sottostante cappella,
il nartece e una parte di un affresco, raffigurante
la crocifissione di Cristo, opera dei fratelli Salimbeni.La
chiesa attuale è il "Pantheon" urbinate,
perché vi hanno sepoltura: Federico Barocci,
Giovanni Santi (pittore e padre di Raffaello Sanzio)
e la moglie Magia Ciarla, il Beato Pelingotto, il
Conte Antonio da Montefeltro, Timoteo Viti(pittore
urbinate), Federico Comandino (matematico), Bernardino
Baldi (letterato), Antonio Galli (poeta), Marco Montano
(poeta), Muzio Oddi (architetto) e tanti altri. Inoltre
la chiesa ospita un bel quadro di Federico Barocci,
intitolato "il Perdono di Assisi", collocato
sull'altare maggiore.
Porta Valbona, è la principale porta d'accesso
alla città. Eretta nella forma attuale nel
1621 per le nozze del futuro duca Federico Ubaldo
Della Rovere con Claudia de'Medici.
La Data ovvero le stalle ducali, potevano contenere
fino a 300 cavalli, affacciate sulla grande piazza
del Mercatale, assieme alla Rampa Elicoidale da cui
si aveva accesso ad esse, sono opera dell'architetto
Francesco di Giorgio Martini; recentemente ristrutturate
dall'architetto Giancarlo De Carlo.
La Chiesa di San Domenico, risalente al XIV secolo
ma fu rifatta internamente nel 1729, mantenne sull'esterno
i resti della chiesa gotica e un notevole portale
rinascimentale opera di Luca della Robbia, relizzato
nel 1450.
Grotte del Duomo, si trovano sotto alla Basilica Cattedrale,
risalgono al XVI secolo, composte da quattro cappelle,
un tempo sede della Confraternità della Grotta;
da segnalarsi la mirabile "Pietà"
opera di Giovanni Bandini detto dell'Opera.
Obelisco di Urbino.
MANIFESTAZIONI
Frequenze Disturbate, festival di musica indipendente,
nel mese di luglio
Festival Internazionale di Musica Antica, nel mese
di luglio
Festa di San Crescentino, festa del santo patrono
con la processione per le vie del centro, 1 giugno
Festa del Duca, rievocazione storica rinascimentale
che si svolge nel mese di agosto
Festa dell'aquilone, prima domenica di settembre
Biosalus - Festival Nazionale del Biologico e del
Benessere Olistico, nel mese di ottobre, organizzato
dall'Istituto di Medicina Naturale in collaborazione
con il Comune di Urbino - Assessorato alle Attività
Produttive (sito ufficile: http://www.biosalusfestival.it)
Terra di Biodiversità - Voglie d'Autunno, fiera
dei prodotti di stagione, nel mese di ottobre - dal
2007 si svolge in concomitanza con Biosalus Festival.
Parole in Gioco, nel mese di ottobre
Le Vie dei Presepi, dai primi di dicembre all' Epifania,
che porta in varie parti della città presepi
provenienti da tutto il mondo e degli artisti locali.
GASTRONOMIA
Prodotto gastronomico tipico della zona è la
casciotta d'Urbino, antica varietà di formaggio
che vanta linserimento del prodotto nellAtlante
dei prodotti tipici e la denominazione di origine,
nonché il riconoscimento della DOP (Denominazione
di Origine Protetta) da parte della Comunità
Europea. Un'altra specialità tipica è
la crescia sfogliata di Urbino, specie di piadina
dalla quale però si differenzia perché
arricchita con lo strutto. Atra specialità,
propria delle festività pasquali, è
la crescia di pasqua, prodotto da forno che ricorda
per la forma il panettone, ma è salata e la
ricetta originale prevede al suo interno la presenza
di formaggio e un po' di pepe; esiste anche nella
versione dolce, con canditi ed uvetta sultanina.
ORIGINI
E CENNI STORICI
La città romana di Urvinum Metaurense divenne
un centro importante durante le Guerre gotiche nel
VI secolo. Venne poi presa nel 538 dal bizantino Belisario,
togliendola ai Goti, e venne frequentemente nominata
dallo storico bizantino Procopio. Passò quindi
nel dominio dei Longobardi e poi dei Franchi. Il re
dei Franchi Pipino offrì Urbino allo Stato
della Chiesa. Comunque, le tradizioni indipendenti
e autonome si espressero nella forma di governo del
Comune finché, intorno al 1200, cadde sotto
il dominio dei nobili che combattevano tra loro nel
vicino Montefeltro. Questi nobili non avevano diretta
autorità sul comune, ma esercitavano pressioni
per la loro elezione a podestà, titolo che
Bonconte di Montefeltro riuscì a ottenere nel
1213, con il risultato che gli urbinati si ribellarono,
formarono un'alleanza con il comune indipendente di
Rimini (1228) e nel 1234 si reimpossessarono del controllo
della loro città. Successivamente, però,
i Montefeltro riuscirono a riprendere le redini della
città che controllarono poi fino al 1508. Durante
questo periodo, Urbino prese l'aspetto che in parte
ancora oggi ha, con le sue cinta murarie. Nelle battaglie
tra guelfi e ghibellini, i signori di Urbino del XIII
e del XVI secolo erano capi dei ghibellini delle Marche
e della Romagna, e si associavano con famiglie o città
ghibelline. Il 24 dicembre 1375 il conte Antonio da
Montefeltro, con le armi della lega fiorentino-viscontea
rientrava in Urbino e n'era "gridato" signore.
Ma, scrive Gino Franceschini (Documenti e Regesti,
Urbino, 1982, pp. IV-V), "non bastava essere
'gridato' signore, bisognava avere la capacità
di divenirlo [...]. Nell'alleanza del febbraio 1376
le città di Urbino e di Cagli partecipavano
al patto col Signore su piede di uguaglianza come
compartecipi agli impegni ed agli oneri stipulati
da lui, mentr'egli agiva a nome delle terre che gli
ubbidivano quale 'dominus' e capo delle milizie".
Era nato lo Stato di Urbino che registra una rilevante
svolta politica a seguito del considerevole accrescimento
territoriale generato dall'acquisizione di Gubbio
del 1384. L'esponente più famoso dei Montefeltro
fu Federico, signore di Urbino dal 1444 al 1482, condottiero
di successo, diplomatico abilissimo e patrono entusiasta
di arti e letteratura. Alla sua corte, Piero della
Francesca scrisse sulla scienza della prospettiva,
Francesco di Giorgio Martini scrisse il suo Trattato
di architettura (concludendo i lavori di ristrutturazione
del Palazzo Ducale avviati da Luciano Laurana), e
il padre di Raffaello, Giovanni Santi, scrisse il
suo resoconto poetico dei principali artisti del periodo.
La corte brillante di Federico, attraverso le descrizioni
di Baldassarre Castiglione ne Il Cortegiano, introdusse
i caratteri del cosiddetto "gentiluomo"
in Europa, che rimasero fino alla I Guerra Mondiale.
(Vedi Federico da Montefeltro per la biografia). Cesare
Borgia spodestò Guidobaldo da Montefeltro,
duca di Urbino, e Elisabetta Gonzaga nel 1502, con
la complicità del padre Papa Alessandro VI.
Dopo il tentativo di Papa Medici, Leone X, di nominare
un giovane Medici come duca, Urbino rimase parte dello
Stato Pontificio, sotto la dinastia dei duchi Della
Rovere (1508 - 1631). Costoro trasferirono nel 1523
la corte nella città di Pesaro e Urbino iniziò
un lento declino che si sarebbe protratto fino agli
ultimi decenni del XVII secolo. A seguito dell'estinzione
della dinastia dei Della Rovere (1631), Papa Urbano
VIII incorporò il ducato di Urbino nei territori
papali, seguendo le volontà dell'ultimo duca,
Francesco Maria II, che, restato senza eredi, aveva
designato la Santa Sede a succedergli fin dal 1625
(la successione divenne però esecutiva solo
alla morte del duca, sei anni più tardi). Lo
Stato fu governato, da allora, da un legato pontificio,
generalmente appartenente all'alta gerarchia ecclesiastica.
La celebre biblioteca fu spostata a Roma e assorbita
interamente dalla Biblioteca Vaticana nel 1657. La
storia successiva di Urbino è parte della storia
dello Stato Pontificio e, dopo il plebiscito del 4
novembre 1860, della Storia d'Italia.
|
|
|
|
|
Popolazione
Residente 15.270 (M 7.503, F 7.767)
Densità per Kmq: 67,0
CAP
61029
Prefisso Telefonico 0722
Codice Istat 041067
Codice Catastale L500
Denominazione
Abitanti urbinati
Santo Patrono San Crescentino
Festa Patronale primo giugno
Numero
Famiglie 6.077
Numero Abitazioni 8.624
Il
Comune di Urbino fa parte di:
Comunità Montana Alto e Medio Metauro
Associazione Città Italiane Patrimonio
Mondiale Unesco
Associazione delle Città d'Arte e Cultura
(CIDAC)
Località e Frazioni di Urbino
Ca' Mazzasette, Canavaccio, Castelboccione, Cavallino,
Cavaticci, Cerquetobono, Coldelce, Colonna, Crocicchia,
Forquini, Fornace, Gadana, Ghiaiolo, Girfalco,
Maciolla, Marcella, Mazzaferro, Miniera, Monteavorio,
Montecalende, Monteolivo, Monte Polo, Montesoffio,
Paganico, Palazzo del Piano, Pallino, Pantiere,
Pieve di Cagna, Pozzuolo, Rancitella, Repuglia,
S.S. Annunziata, Santa Maria delle Selve, San
Donato, Sasso, Schieti, Scotaneto, San Marino,Torre,
Tortorina, Trasanni, Tufo, Viapiana, Villa Croce
Comuni Confinanti
A est: Fossombrone, Isola del Piano, Monteciccardo,
Montefelcino, Montelabbate, Petriano; a nord:
Auditore, Colbordolo, Lunano, Mondaino (RN), Montecalvo
in Foglia, Sassocorvaro, Tavoleto; a ovest: Piandimeleto,
Sant'Angelo in Vado; a sud: Acqualagna, Fermignano,
Peglio, Urbania.
|
|
|
|
. |
|
|