Pistoia
è una città della Toscana capoluogo
dell' omonima provincia. Il
comune di Pistoia è attraversato da diversi
corsi d'acqua, nessuno però di grandi dimensioni
e tutti caratterizzati da un regime spiccatamente
torrentizio. Il principale di essi è l'Ombrone
Pistoiese che lambisce ad ovest la città. Giunto
nelle vicinanze del quartiere di San Biagio, l'Ombrone
Pistoiese ha acque limpide e pulite, in grado di ospitare
anche specie ittichepregiate quali la trota fario,
il vairone e lo scazzone. Tuttavia la sua portata
(a volte anche eccezionale nei mesi freddi) subisce
drastiche diminuzioni d'estate, a causa soprattutto
di prelievi indiscriminati per fini agricoli, quindi
il torrente può rimanere in secca anche per
diversi mesi, con gravi danni alla fauna ittica.
Altro
corso d'acqua importante è il torrente Brana,
che cinge le mura della città a nord-est. Anche
in questo caso il torrente giunge alle porte della
città con discreta portata e acque abbastanza
buone qualitativamente. Tuttavia, giunta nella zona
industriale di Sant'Agostino, la Brana risente notevolmente
di inquinamenti di varia natura, leggermente mitigati
da un impianto di depurazione posto nei pressi della
località Armacani. Il torrente Bure nasce dal
poggio dell'Acquifredola in due rami, che percorrono
le valli di Santo Moro e di Baggio e si riuniscono
in prossimità di Candeglia; prosegue a nord
della città di Pistoia per gettarsi nel torrente
Agna. Altri corsi d'acqua minori risultano: il Rio
Diecine, affluente della Brana presso i cimiteri;
il Vincio di Montagnana, che si getta nell'Ombrone
Pistoiese in località Pontelungo; il Vincio
di Brandeglio, anch' esso affluente del principale
corso d'acqua pistoiese presso la frazione di Gello.
Purtroppo anche questi ultimi piccoli torrenti risentono
di prelievi idrici da parte di aziende vivaistiche
e, quindi, la parte finale del loro corso è
pressoché priva di vita. Per delibera (n°
130 del 29.03.2000) del Consiglio Regionale della
Toscana, la città è stata inserita nella
"Area metropolitana fiorentina". Le
frazioni di Pistoia rivestono particolare importanza
per l'economia locale. Chiazzano, Masiano e Ramini
sono zone della piana ricche dei vivai, che rendono
la città di Pistoia nota in Europa per la bellezza
dei suoi prodotti della terra. Tuttavia queste attività
hanno anche un notevole rovescio della medaglia: pur
essendo citata da molti come la "Capitale del
Verde", la città e il centro storico non
beneficiano degli spazi verdi che sono così
estesi nelle frazioni, ed inoltre viene abbandonato
a sé stesso il sistema idraulico della piana.
La smisurata e indiscriminata cementificazione portata
avanti negli ultimi anni, pur determinando un aumento
della industrializzazione della città, ha portato
alla saturazione (ed all'inquinamento da pesticidi,
provenienti dai vivai, e da amianto, proveniente da
discariche industriali) di molte falde acquifere.
In autunno le piogge causano spesso problemi perché
essendo ormai il terreno pistoiese saturo di cemento,
le zone di campagna vengono spesso allagate anche
da modesti fossi e torrentelli. Ben
diversa la situazione a nord e nord ovest della città.
Le piccole frazioni collinari che fanno da cornice
a Pistoia rappresentano il più classico paesaggio
toscano, dove olivi e cipressi sono protagonisti.
La vocazione agricola tipica della mezzadria ha plasmato
il paesaggio con terrazzamenti una volta coltivati
a vigneto oggi solo ad oliveto. Molte piccole parrocchie
affondano la loro origine nell'alto medioevo e talvolta
sporadicamente sono venute alla luce testimonianze
del periodo etrusco e romano (cippi di tipo fiesolano
nel centro cittadino, monete, tombe a fossa, capitelli).
La zona sino dall'antichità è stata
importante per i vari itinerari che dalla pianura
pistoiese-fiorentina attraversando l'Appennino, attraverso
la Montagna Pistoiese arrivavano (ed arrivano) nella
pianura padana e da lì verso le Alpi ed il
nord Europa (via dell'ambra). Un attento piano regolatore
preserva questo paesaggio da attacchi edilizi indiscriminati,
mentre è favorito il restauro e il riutilizzo
di edifici non più agricoli per edilizia di
qualità.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Pistoia fu fondata nel II secolo a.C. per appoggiare
le truppe romane in lotta contro i Liguri. Divenne
subito un oppidum di Roma. La città è
menzionata anche da Sallustio, che riporta la battaglia
del 62 d.C. in cui perse la vita Catilina. In epoca
recente è stata elevata a provincia nel 1927
da Benito Mussolini. Alcune famiglie Nobili che hanno
governato Pistoia dal medioevo sino ai primi del millenovecento
sono riuscite con la loro lungimiranza a farne un
centro illuminato e importante politicamente: ricorderemo
in primis i Cancellieri, i Panciatichi, i Rospigliosi,
i Manni, i Tolomei, i Sozzifanti, i Gatteschi, gli
Scarfantoni, i Cellesi ed altre. Durante i tempi del
Granducato Mediceo Pistoia era un importante nodo
politico ed anche culturalmente sorsero dei circoli
o Accademie; la più importante fu l' Accademia
dei Risvegliati fondata da Monsignor Felice Cancellieri
e dal nobile Federigo Manni dove si recitavano poemi,
poesie e prose e si faceva musica. Le riunioni avvenivano
per lo più nei salotti delle case nobiliari
ed erano a loro esclusivo uso e divertimento. Alla
fine del XVII secolo fu costruito un teatro dove ebbe
sede l'accademia sino alla sua estinzione avvenuta
nel secolo scorso. Ne fecero parte numerosi esponenti
della nobiltà locale tra cui Felice Cancellieri,
Roberto Rospigliosi, Vincenzo Manni, Annibale Bracciolini,
Domenico Manni ed altri.
MONUMENTI
E LUOGHI DI INTERESSE
La città di Pistoia è particolarmente
ricca di pregevoli monumenti romanici e rinascimentali
(in particolare chiese) e soprattutto può vantare
una delle più suggestive piazze d'Italia: Piazza
del Duomo.
Centro
storico
Il centro geometrico di Pistoia è piazza del
Duomo, monumentale fulcro sia del potere civile che
ecclesiastico che comprende svariate architetture
di pregio quali:
la
Cattedrale di San Zeno, intitolata per l'appunto a
San Zeno, che custodisce al suo interno l'altare argenteo
di San Jacopo.
la torre del campanile, costruito su di un'antica
torre di origine longobarda, in stile romanico; è
diviso in tre ordini di loggette e provvisto di cella
campanaria con tanto di cuspide che a causa di terremoti
che flagellarono la città in epoca tardo-medievale
venne rifatta più volte. Raggiunge un'altezza
totale di 67 metri.
il Battistero di San Giovanni in corte del trecentesco,
in stile gotico, con decorazioni in marmi bianco-verdi
di Prato.
il Palazzo dei Vescovi composto da loggiato, al primo
piano, in stile gotico e restaurato nel 1981. I sotteranei
sono arricchiti da un importante percorso archeologico
con scavi in sito di una stele etrusca di tipo fiesolano,
una fornace romana e di tratti di mura dell'antica
Pistoriae. Da non molti anni è aperto al pubblico
ed è un raro esempio di museo dello scavo stratigrafico.
il Palazzo Pretorio o del tribunale anch'esso in stile
gotico (ha perso negli interni parte del suo stile
a causa dei lavori di ampliamento condotti nell'ottocento).
È famoso per il suo cortile interno con gli
stemmi dei magistrati.
il Palazzo di Giano o del Comune, con una bella facciata
ornata di bifore e trifore.
l'ex chiesa di Santa Maria Cavaliera.
la altomedioevale torre di Catilina, alta 30 metri.
Al di fuori della piazza ma sempre nel centro storico
cittadino sono presenti altri monumentei di rilevante
interesse artistico quali:
stile
romanico:
la
chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, con un'ampia decorazione
in marmi bianchi e verdi.
la chiesa di San Pier Maggiore, non più officiata.
la chiesa di San Bartolomeo in Pantano, con un antico
e celebre pergamo all'interno di Guido da Como.
la chiesa di San Michele in Cioncio.
la chiesa di Sant'Andrea. All'interno il celebre pulpito
del Pisano.
la chiesa di San Biagio (Pistoia) alias di Santa Maria
in Borgo Strada: Attualmente rientra nella Parrocchia
dello Spito Santo ed è in disuso, ancorchè
di proprietà della Curia.
All'interno vi sono molti affreschi di epoca seicentesca,
in parte ricoperti da strati di pitture posteriori
e presenta ai lati degli altari gli stemmi scolpiti
in pietra della nobile famiglia dei conti Manni che
ne aveva il diritto di juspatronato. Vi sono inoltre
due sepolcreti in pietra seicenteschi fatti costruire
dall'allora Rettore Padre Matteo Manni. Le tele che
la famiglia Manni aveva commissionato, tra cui l'
Annunciazione del Nasini, furono rimosse anni addietro
per paura di furti e adesso si trovano nella Chiesa
dello Spirito Santo.
stile
rinascimentale:
la
Basilica della Madonna dell'Umiltà coronata
con una cupola ottagonale opera di Giorgio Vasari,
alta 59 metri.
la chiesa di Santa Maria delle Grazie, o del Letto,
situata in Piazza San Lorenzo.
la chiesa di San Giovanni Battista, ricostruita negli
anni cinquanta dopo essere stata danneggiata gravemente
durante la seconda guerra mondiale.
In stile barocco:
la
chiesa della Santissima Annunziata famosa anche per
il Chiostro dei Morti, ricco di lunette istoriate
riportate alla luce dopo un recente restauro.
la chiesa dello Spirito Santo.
la chiesa del Carmine, recentemente restaurata.
Importanti sono poi:
la
Piazza della Sala, dove si svolge da secoli il mercato
degli ortaggi, con al centro, in marmo, il pozzo detto
"del Leoncino", danneggiato nella seconda
guerra mondiale e reintrodotto nella piazza nel 1989.
l'Ospedale del Ceppo, con il museo dei ferri chirurgici,
la saletta anatomica e il famoso robbiano fregio delle
sette opere di misericordia.
il Palazzo Panciatichi, o del Baly, con originali
finestre a crociera.
il Palazzo Fioravanti,
il Palazzo Manni in via dello Spedale (oggi via Filippo
Pacini).
il Palazzo Tolomei.
il Palazzo Rospigliosi.
il Palazzo Ganucci Cancellieri.
il Palazzo de Rossi.
il Palazzo Amati (poi Amati Cellesi).
Le
mura
La città è circondata inoltre da mura
trecentesche che in origine includevano quattro porte
di accesso: Porta al Borgo, Porta San Marco, Porta
Carratica e Porta Lucchese; purtroppo di esse non
rimane traccia in quanto demolite nei primi anni del
Novecento.
Di
rilievo anche la Fortezza medicea di Santa Barbara,
costruita nel Cinquecento dai Fiorentini.
ALTRE
ATTRAZIONI
Lo Zoo di Pistoia costruito nel 1970 (ristrutturato
nel 2005 per migliorare le condizioni degli animali
presenti);
Il cimitero votivo brasiliano.
La città è stata designata per ospitare
dall'anno accademico 2001/2002 una delle sedi distaccate
dell'Università degli studi di Firenze. Sono
presenti (nella nuova sede in Via Sandro Pertini)
la facoltà di Economia (corsi di laurea in
'Economia Aziendale', 'Economia e Commercio', 'Scienze
turistiche'), la facoltà di Ingegneria (corso
di laurea in 'Ingegneria dei trasporti') e la facoltà
di Agraria (corso di laurea in 'Scienze vivaistiche,
ambiente e gestione del verde'). Facendo riferimento
al mese di giugno del 2007, il numero di studenti
immatricolati al polo pistoiese ammonta a 1.337 unità.
MUSEI
Pistoia annovera diversi musei:
Museo
Civico
Il museo è ospitato all'interno del Palazzo
Comunale. In esso è rappresentata l'intera
storia artistica della città e comprende opere
provenienti dalle soppressioni di Settecento e Ottocento,
lasciti, donazioni (come la collezione Puccini) e
opere di antica proprietà comunale.
Centro
di Documentazione Giovanni Michelucci
Anch'esso ospitato all'interno del palazzo comunale.
L'antico
Palazzo dei Vescovi
All'interno vi è un percorso archeologico e
il museo della Cattedrale di San Zeno.
Palazzo
Rospigliosi
A poca distanza dalla Piazza del Duomo si trova l'imponente
edificio donato in anni recenti alla diocesi di Pistoia.
Esso ospita il Museo Diocesano e il Museo del Ricamo.
Pistoia e il suo territorio vantano una antica e affermata
tradizione dell'arte del ricamo. Il museo ad essa
dedicato comprende una esposizione permanente e prestiti
temporanenei. Palazzo Rospigliosi ospita anche il
museo omonimo, costituito dall'appartamento che la
famiglia volle allestire all'illustre parente Giulio
Rospigliosi per le sue eventuali visite in città,
e rimasto praticamente intatto nei secoli.
Museo
Marino Marini
Sede e museo della fondazione dell'omonimo artista
che nacque nella città.
Palazzo
Fabroni
Sede di esposizioni permanenti e mostre dedicate all'arte
contemporanea. Inoltre vi è la Casa-Studio
Fernando Melani. Particolarmente singolare questa
ultima, in quanto non mera contenitrice di opere d'arte
ma essa stessa una opera d'arte, riallestita dopo
il restauro come l'artista l'aveva voluta lasciare
e dove ogni cosa, anche un sacco di fiammiferi o una
scala sommersa di giornali trovano la loro spiegazione
nelle parole stesse dell'artista.
Fondazione
Pistoiese Jorio Vivarelli.
Fuori città, nelle campagne di Arcigliano.
GASTRONOMIA
La cucina pistoiese è caratterizzata, come
tutta la cucina toscana, dalla parsimonia che la rende
sana anche se a prima vista può sembrare povera.
Come da tradizione, vengono utilizzati anche ingredienti
"di riciclo". Tra gli antipasti è
famosa la fett'unta, l'arista sott'olio, i crostini
di milza, i crostini di frattaglie di pollo (o crostini
neri) ed i crostoni di cavolo nero. Come primi piatti:
la zuppa di pane alla pistoiese, la zuppa di pane
della montagna pistoiese, il carcerato, la farinata
con le leghe ed i maccheroni all'anatra (piatto tipico
della festa del patrono San Jacopo). I secondi più
rinomati sono lo zimino di lampredotto, la trippa,
la rigaglia, il lesso rifatto ed i fegatelli di maiale
nella rete. Come contorni infine: i fagioli di sorana
al fiasco, i fagiolini serpenti in umido, i funghi
trifolati. I dolci tipici sono, invece, il berlingozzo,
i cenci (tipici del periodo carnevalizio), oltre ai
necci e al castagnaccio tipici della collina pistoiese
fatti dalla farina neccia o farina dolce tratta dalla
frantumazione delle castagne.
MANIFESTAZIONI
Giostra dell'orso, tradizione medievale dove in una
sorta di palio equestre con tornate si sfidano i rioni
cittadini; ogni anno il 25 di luglio. I rioni: Grifone
(colori bianco e rosso); Cervo Bianco (verde e bianco);
Leon d'Oro (giallo e rosso) e Drago (verde e rosso).
Pistoia Blues, rassegna internazionale di musica blues,
probabilmente la più importante a livello europeo;
nata nel 1980 si svolge a cadenza annuale la seconda
settimana del mese di luglio. Diversi artisti celebri
hanno onorato la città della loro presenza,
tra i tanti ricordiamo: B.B. King, Muddy Waters, Bob
Dylan, Frank Zappa, 10 years after, John Lee Hooker,
Lou Reed e Canned Heat, Carlos Santana, Ray Charles,
Patti Smith, Pino Daniele, Zucchero, Albert Collins
e tanti altri.
Unzione di San Bartolomeo Apostolo, 24 agosto giorno
di ricorrenza di San Bartolomeo.