Porto
Recanati è un comune della provincia di Macerata
nelle Marche. È il più settentrionale
comune costiero della provincia. Amministrativamente
l'odierno Comune nasce nel 1893 distaccandosi dal
Comune di Recanati, del quale era frazione. Pur scarsamente
documentato, il dialetto della città costituirebbe
una parlata di transizione tra quelle anconetane e
quelle maceratesi, in una sub-area del gruppo anconitano
detta osimano-lauretana, che comprende parlate già
differenti dall'anconitano vero e proprio per l'influsso
del maceratese. In quest'ultima area è invece
chiaramente più ascrivibile il dialetto della
non lontana Recanati, per via della metafonesi da
-o e da -i finali che è tipica del dialetto
maceratese-fermano-camerte, sebbene anch'esso presenti
ancora alcune caratteristiche anconetane (come i pronomi
di terza persona plurale lia e lù). Con il
passare degli anni Porto Recanati non ha mai perso
la sua tradizione che risale appunto dai tempi della
fondazione, la pesca. La barca tipica da pesca a Porto
Recanati è sempre stata la "Lancetta",
non potendo fare uso di imbarcazioni più grandi
per l'assenza di un porto attrezzato. Al giorno d'oggi
è un centro urbano di piccole dimensioni la
cui fonte di ricchezza principale è il turismo.
Molte amministrazioni comunali del vicino passato
e attuali hanno investito, e stanno tuttora investendo
molto su opere pubbliche atte ad attirare il turismo
e su un'intensa attività edilizia per fare
di Porto Recanati una meta turistica a livello anche
internazionale. Questo paese, recentemente insignito
della "Bandiera Blu d'Europa", attira ogni
anno decine se non centinaia di migliaia di turisti.
Ciò ha comportato grandi cambiamenti in tutti
i campi: i centri di balneazione da un anno all'altro
si sono tutti attrezzati con ristoranti in riva al
mare e sono fiorite decine di negozi di abbigliamento
e centri ristorazione. Porto Recanati è un
comune in espansione: la popolazione aumenta di anno
in anno grazie all'immigrazione di cittadini extracomunitari
provenienti da zone eterogenee. Emblema dell'immigrazione
a Porto Recanati è l'Hotel House, imponente
condominio costruito negli anni 1970 che ospita quasi
2000 persone, spesso all'ordine della cronaca per
episodi di microcriminalità. A fine 2006, i
cittadini extracomunitari regolari (in maggioranza
senegalesi e nordafricani) erano 2.069, pari al 17,91%
della popolazione. Attualmente il gemellaggio con
la città tedesca di Kronberg porta centinaia
di turisti tedeschi. Per questo motivo viene chiamato
il "Salotto sul Mare della Riviera". Data
la sua posizione favorevole sulla costa, al riparo
dai venti freddi grazie al promontorio del Monte Conero,
è un paese in perenne evoluzione. Il piatto
tipico della cittadina marchigiana è il Brodetto.
ETIMOLOGIA
Sorto presso il luogo dell'antica romana Potentia,
deriva il suo nome dall'essere lo sbocco a mare con
funzione di portuale in dipendenza di Recanati.
ORIGINI
E CENNI STORICI
I romani fondarono nel 184 a.C. la città di
Potentia nell'ambito del processo di colonizzazione
della costa adriatica. Le invasioni barbari che e
la guerra gotica della prima metà del VI secolo
indussero gli abitanti di Potentia a cercare rifugio
nelle alture ai lati del fiume Potenza (Flosis), in
zona Montarice e nell'attuale contrada Torretta, oppure
risalendo la vallata sistemandosi sulle colline e
lasciando alle inondazioni e allimpaludamento
le terre abbandonate. Intorno al Castello Svevo (Castrum
Maris) per dono di Federico II si è sviluppato
il primo nucleo abitativo intorno al XIII secolo.
Il castello viene completato solo durante il XV secolo,
per il porto ci sarà da attendere. La principale
attività dell'epoca era il carico e lo scarico
delle imbarcazioni direttamente al castello (chi trasgrediva
era soggetto a multe salatissime), ma del porto ancora
nulla. Agli inizi del XVI secolo vennero presentati
dei progetti per la costruzione del porto (Porto Giulio)
per mano del Maestro Giorgio Spaventa, ingegnere veneto.
Nel 1510 papa Giulio II decise di finanziare l'opera.
Ci è noto che i lavori furono più volte
interrotti. Nel 1518 si subì una pesante invasione
da parte dei Saraceni che riuscirono a penetrare nel
castello costringendo quindi ad aumentare le difese
e costruire una nuova torre (1575) per delimitare
il confine sud portorecanatese (distrutta nel corso
della seconda guerra mondiale).
MUSEI
Pinacoteca Comunale "Attilio Moroni"
Mostra Archeologica Permanente "Divi & Dee"
EDIFICI
STORICI
Castello Svevo
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa del Preziosissimo Sangue
Chiesetta delle Suore
Chiesetta del Suffragio
Chiesa di San Giovanni Battista
Abbazia di Santa Maria in Potenza.